Anche il 2008 se ne va...

Come passano velocemente gli anni! Me ne accorgo ogni giorno di più.
E così anche questo anno bisestile, da molti considerato funesto per questa ragione (e non solo), sta salpando gli ormeggi.

Il 31 dell'anno è quasi sempre tempo di bilanci e riflessioni, oltre che di sfrenati festeggiamenti. Dipende sempre dall'angolazione dalla quale ognuno considera la vita.

Devo riconoscere, con molto rammarico, che anche il Natale 2008 è trascorso quasi esclusivamente all'insegna delle vetrine luccicanti e della corsa al regalo, mentre il tenero bambino nato in una grotta, in povertà, tenuto fra le braccia amorevoli di Maria, trova sempre meno spazio nei cuori e nei pensieri della gente.

Non che vi sia nulla di sbagliato nei regali, tutt'altro.
Fanno sempre piacere, a grandi e bambini, quando sono sinceri.

Tuttavia ogni anno che passa noto che in televisione quasi nessuno racconta più la storia della nascita di Gesù, il dono più grande che un essere umano possa ricevere, ovvero l'annuncio della salvezza e la nascita del Signore, luce del mondo.

E così anche Natale è passato. Ci apprestiamo a festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo che, un po' come raccontava saggiamente Leopardi ne "Il sabato del villaggio", tutti attendono con la fervente speranza che sia migliore dei precedenti.
E questo è anche il mio augurio.

Che possa essere un anno di gioie ma anche di nuove sfide da accogliere con entusiasmo. Un anno di pace, quella vera, che dovrebbe albergare nel cuore di ogni uomo affinché potessimo tutti vivere in un mondo migliore.
Un anno di amicizia sincera, di tenerezze reciproche, di attenzioni amorevoli verso chi ci sta accanto, di pazienza e di aiuto reciproco, di sano divertimento da trascorrere insieme.

Che sia un anno di riscoperta dei valori veri della vita e non di quelli fittizi e aleatori, come sagome di cartone, che ci somministrano giornalmente i media.
Ma, soprattutto, che sia un anno di amore, quello vero.

Buon Anno a tutti.

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