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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Non ci sono abbastanza parole

 Non ci sono abbastanza parole Per esprimere l'amore Non ci sono Abbastanza parole.  Occorre per questo, E soccorre, Il manifestarsi intero Della vita In ogni sua stagione!

Per la strada dei percorsi

 Per la strada dei percorsi  Sull'asfalto Fra i boschi Che porta Ai percorsi ginnici Sempre ritrovo Il rame dorato Di aghi di pino Lucidati a cera. Sono i sempreverdi Che si rinnovano E finito il ciclo Cadono Durante tutto l'anno. Convivono Con le nuove pianticelle O l'erba,  Che crescono fra i tronchi, E si allungano Dai bordi Dei sentieri. Piante forti, anziane, piante sane di mezza età Giovani arbusti Piante fragili Piante ammalate E piante morte. Tanto simile Al vario bosco Mi pare  la vita Umana. Dove  tutte le età  Tutti gli stati d'essere Tutte le attività  Convivono.

Qualche alba fa

Qualche alba fa Ricordo Un cielo turchino Già chiaro Alla luce del mattino. Una sottile aura rosa  Tratteggiava la collina. E dal mare Spuntava Una sola Curiosa nuvola A fumetto, Identica a quelle In cui son scritte  Le parole Di Topolino, Paperino e Qui, Quo, Qua.

I TUOI OCCHI VERDI

 I  TUOI  OCCHI   VERDI Quando guardo le  campanelle blu, mi tornano davanti, i  tuoi  occhi  verdi. I  tuoi  bellissimi Occhi  verdi. Oh! Non gli ha cambiato il colore, il tempo, non li ha  annacquati, né  annebbiati ! Li ha resi più importanti. Gli ha tratteggiato, intorno,  un trono. Come i capelli grigi, raccontano di chi, ha conosciuto, i  chiaroscuri  del  tempo. Fra  le  rughe, che segnano, la vita vissuta, insieme. Di molte cose, di molto dolore, di acciacchi superati, guardandoli in faccia, con rabbia o con  ironia. insieme.

IL LABIRINTO DEGLI SPECCHI

 IL LABIRINTO DEGLI SPECCHI Sei passato di  sbieco, nella mia  vita, proiettando miraggi, come  alle giostre, il labirinto degli specchi. Non ti conosco. Ma  ho conosciuto quanto di  forte,  raro e  Bello, di passioni e sentimenti, vive  in me. Ed  è  me.

Con l'impermeabile e l'ombrello aperto è sceso Febbraio

Giovedì 28 febbraio 2008 Con impermeabile e l'ombrello aperto è sceso febbraio a prenotare il biglietto alla stazione. È passato davanti alla finestra, col cappellone grigio a larghe tese, da appannare la luce dei lampioni. Piove fino, senza rumore, solo le ruote schizzano schiaffi d'acqua sull'asfalto bagnato. I rami spogli degli alberi, immobili, stanno a guardare i contorni della collina, sfumare. Marilena Moresco

Non ha cominciato ad allungarsi la luce

 Mercoledì 27 febbraio 2008 Le sei, è buio. Non ha cominciato ad allungarsi, la luce. Nel cielo scuro tutte nuvole, appena chiare, come tante vele, ingrigite dall'uso, gonfiate, distese al vento che non c'è, come fatte di nebbia. L'abbraccio di Febbraio che s'imbarca domani per altri lidi, dove l'attende per fiorir la mimosa, coi meli, i peschi ed i ciliegi. Marilena Moresco

Una lieve luce

Martedì 26 febbraio 2008 Alle 8 sono spenti tutti i lampioni. Una lieve luce, appena rosa pallidissimo, fatica ad entrare dalla finestra. Sulla madreperla del cielo il gonfio grigio scuro di una larga pennellessa. Magnifiche e larghe le virate dei gabbiani reali, che volano bassi, sopra i tetti dei palazzi. Ricomincia a piovere, sottotono, come lacrime senza singhiozzi. Fuori dal mio silenzio scorrono le auto, sbuffano i bus in salita, scoppiettano le moto. Il quartiere riprende il suo andare incontro al giorno che, avanzando, gli viene incontro.

Grigio su bianco salgono le nuvole

 Venerdì 29 febbraio 2008 Grigio su bianco salgono le nuvole, compatte, da Ponente a nord. Impercettibilmente scivolano le une sopra le altre senza vento. Livida la luce, fa tetri anche i colori del ciclamino e del geranio. Come sole risplende solamente, luminosa, la bianca macchia dell'albero tutto fiorito.

Soffrono gli alberi in questo Marzo

Lunedì 3 marzo 2008 Soffrono gli alberi  in questo marzo. La zazzera  delle foglioline nuove  è di un verde  macilento  nell'umido  di un cielo bianco  dove il vento  attorciglia le bandiere  e spinge gonfie nubi  grigio scuro al nord. Perfino  la striscia di muschio  sul muretto è d' un verde chiaro, come annacquato. È il grigio agonico di un giorno  tutto grigio.  Due ciclamini rossi  paion rossetto  sulle gote  della maschera bianca  d' un pagliaccio.  Lontani i Marzi limpidi  della mia giovinezza  dove ogni fiore,  di melo di ciliegio, brillava.  sull'erba sgargiante,  cantando la primavera.  profumata, che entrava  a passo di danza. 

Una mano sottile

 Una mano sottile  Cosa non dice una mano sottile,  di anziana,  seduta,  che tiene le borse della spesa,  poggiate a terra sul bus.  L'ho vista,  fra le gambe  delle donne,  ed i calzoni  degli anziani,  in piedi.  Una mano sottile,  bianca e graziosa,  che aveva impressi  tutti i giorni della persona  alla quale apparteneva. una donna, intenta a fuardar fuori  lo scorrer delle strade,  astratta ed assorta,  dal finestrino,  nel suo pensiero.  Per pochi momenti,  immobili ed eterni, d'ascolto, con la mia vita ho sfiorato, con grazia, la sua. Marilena Moresco

MERCOLEDI 10 GENNAIO 2007

 MERCOLEDI 10 GENNAIO 2007  Quale gioia,  i fischi del merlo,  alle 7.30,  che s'alzano,  dalla zazzera informe  delle piante, nell'ombra.  Neppure le 8,  scoprono la luce. Oppressa e soffocata  da una massiccia,  coltre grigia,  che che ha preso  a stazionar da giorni  sotto questo cielo. Marilena Moresco

LUNEDI 8 GENNAIO 2007

 LUNEDI 8 GENNAIO 2007 Le persone  che non abitano qui non sanno cos'è,  camminando sul marciapiede,  la grazia di aspirare nell'aria il profumo della mimosa in fiore anche se è solo l'8 gennaio, anche se la pianta,  neanche si vede. Sta  su un'altra via,  più di cento passi, in là. Marilena Moresco