CESSATA E’ LA PIOGGIA Cessata la pioggia, s’è alzato, il vento, sbattendo e svolazzando, il tessuto leggero della bandiera, bicolore, contro il poggiolo.
Un rombo infrange l'aria Un rombo infrange l’aria, di lontano. Forse un aereo, in rotta, sopra le nuvole, o forse un tuono, od una serie ripetuta di tuoni, che quì rimbomba. Il vento, sbatte le bandiere, asciugando l’asfalto, ed i poggioli. Ormai le gocce della pioggia, restano appese sol alle ringhiere. In questa luce senza sole, impallidiscono anche i gerani, ingrigiscono le ali verdi, degli abeti, e giallognolo par il fogliame, intorno agli oleandri rosa. E pur dondola, per la chioma, la novella pianta del glicine, senza fiori, che s’avanza da un terrazzo.
Oggi ho pensato di inserire una delle poesie contenute nella raccolta per darvi un'anticipazione di quello che troverete nel mio libro. Avanti lo scendere dell’ombra Avanti lo scendere dell’ombra, è apparso, in uno spazio vuoto, il brillio d' un'unghia sottile di luna, alla sinistra di un comignolo. E' durato poco. L’ha coperto una nuvola bluette, in corsa, dal mare al nord. Ancora un attimo, e ne è tornato indietro, un pezzetto, fra la coda sfilacciata. Ma subito dietro, ne è sopraggiunta un’altra, sulla scia, nella stessa direzione. Non ha avuto luna il cielo di città, stanotte. Ma saette di fulmini, che s’intrecciavano e si rincorrevano, facendo luce. Ma tanta poca pioggia, da alzare solo le polveri.