Era ieri

Marilena Moresco
Era ieri

Quanto verde
lungo la riviera!

Verdi persino,
come fasciate in muschio,
del Monte Fasce,
le vette nude.

Che ricchezza di fronde,
le mappe degli argentei ulivi!

Tronchi scuri di piene fronde verdi,
da far ombra
al fitto sottobosco.

Ovunque
strabordava il verde,
coprendo i muretti
con le siepi fiorite,
di gelsomino,
profumate.

La vite avvolgeva,
salendo i tronchi,
come l'edera,
i pini marittimi.

Boschi e boschi,
di palme e lecci,
d’acacie e d’ippocastani,
fichi, ciliegi e nespoli.

Fasce di Bouganville vinaccia,
spartistrada di oleandri bianchi e rosa
e ciuffi dopo ciuffi di ginestra,
a celar,
paesi e case sparse fra le colline.

E cipressi
e pini ubriachi
ad ombreggiar
spalliere in salita,
di rose rosse.

Con i larghi fiori bianchi
delle magnolie,
l'una addossata l'altra,
aperti.

Appoggiati,
di ramo in ramo,
sul fogliame lucente,
come ninfee
che galleggiano,
scendendo,
a larga chiocciola
dalla cima,
allungando le stesse ali
fin sull'erba,
in un mare verde.

E poi lo slargo
delle ortensie,
dal bianco, al rosa, al viola.

Ha spezzato
l'aria,
e brillato di fiamma,
un fulmine,
serpeggiando
dai ripetitori
sulla montagna.

Per scaricarsi,
di colpo,
in una battente pioggia,
come campane a festa,
d’annebbiar la via.

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