13 febbraio 2005
Sono le 7:25.
Hai già portato via
tutte le stelle,
nella vastità dell'azzurro
che sfuma
agli orizzonti
accennando al rosa.
Trillano gli uccelli,
svolazzando,
fra le foglie
della pianta sempreverde.
Un altro è sceso
a correre,
fra un palazzo e l'altro,
al terzo piano.
Si è fatto lussureggiante
albero, lucido e carnoso,
quello nato da un seme
in un palmo di terra.
Il Cucù replica
il suo verso.
Hanno rimesso in piedi
la pianta di Yucca,
sempre più grande
e Maestosa, la camelia
è estesa più di due braccia
aperte, in un vaso si è
allargato il Lauroceraso,
la Pervinca, già alta
un braccio, in un altro sale;
in casa
la Kentia si è fatta
un piccolo compagno,
e la pianta della felicità,
fra qualche anno,
sfiorerà il soffitto.