Sabato 12 febbraio 2005
Come onde di un mare,
bianco e grigio,
le nuvole lambiscono
il monte e lo superano,
spinte dalle nuove
che si srotolano.
La luce è greve,
non riesce a brillare
il giorno.
In quest'aura
da Giudizio Universale,
dove tutte le cose
nell'ovattato silenzio,
sembrano sospese.
Questa mattina ti dona
il profondo senso
dell'attesa.
Non canta un uccello,
non suona il clacson,
non c'è una bava di vento,
tutto è immobile,
come un quadro del Carrà.
Non scende e non sale
neanche l'ascensore.
Grazie,
di questo stupendo dono
di percezioni,
talmente sottili
e totali,
il vibrare di ogni emozione,
tanto intensamente!