Fra un palazzo e l'altro, gli abeti
FRA UN PALAZZO E L’ALTRO, GLI ABETI.
S’è fatto maestoso,
pur l’abete grigio,
di quel grigio,
tanto simile
alle foglie degli ulivi.
Non è più rinsecchito
e spoglio d’aghi,
striminzito com’era
da far pena,
spilungone ed affamato,
ma ne è
splendidamente pieno.
Madre natura,
l’ha rivestito
a nozze!
Prendendosene cura.
I rami s’avanzano,
pigri e larghi,
come spruzzati sopra,
d’una lama argentata,
come deliziosi mantelli
d’un raro,
morbido velluto,
riflessante.
Ricordano le gonfie vele,
ricordano
le ali maestose
dell’aquila, dei cigni e dei gabbiani.