La casa natia di Leonardo da Vinci

 LA   CASA   NATIA   DI  LEONARDO DA VINCI

Un lieve serpeggiar

d’ acciottolato

largo un palmo,

fra  bassi ulivi cangianti,

dall’asfalto,

alla casa natìa

del Leonardo.


Pietre porpora, ocra,

gialle e verdoline

fan da mattoni 

ai muri delle case,

ed alle stalle interrate.


Non strisciano più,

a terra le gonne,

delle dame

e delle cameriere;

non  escon dalla porta,

per salir il gradino

e  cuocer al forno,

il pane.


Nell’aria leggera e sottile,

a mezza collina,

ascolto, un bellissimo silenzio,

in cui,

leggiadra respira,

la bellezza.


Sol cinguettii

e mormorii di venticello,

azzurro e fresco.


Gira l’ombra sulla meridiana,

come a voler segnar un tempo,

che non c’è.

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