Martedì 11 novembre 2008
MARTEDÌ 11 NOVEMBRE 2008
Ho udito,
prima dell’aurora,
gocciolare,
sul fogliame,
come i primi tasti
di una canzone.
Come il rubinetto d’ un “trogolo”,*
non chiuso perfettamente.
Per poi scendere,
“a dirotto”,
prima di passare,
al suono costante
della pioggia battente,
urtando e scivolando
lungo la grondaia.
Amo la pioggia,
che fa velo
alla collina,
per poi risalire
al cielo,
quando finisce di piovere,
evaporando,
in una nebbiolina.
*trogolo : così veniva denominata in genovese la vasca, di marmo, con un lavatoio spesso fatto d’una tavola di legno, dove s’ usava lavare i panni, quando nelle case, non c’era ancora l’acqua corrente. A Genova,
c’è una piazzetta chiamata “Dei Trogoli” al lato destro di via Balbi,uscendo dalla Stazione Principe, con sei trogoli per lato,
ed altri sei di fronte, sotto una tettoia di legno, ognuno servito dal proprio rubinetto, lasciato intatto, a memoria del non lontano passato.