Pioggia d'agosto

 PIOGGIA D’AGOSTO


Tre vele aperte,

d’ ali  splendide

di gabbiani,

vanno da  un tetto a terrazza,

all’altro,

al settimo piano.


Fra schizzi  in sbieco,

d’intensa  pioggia,

sottile.


Non come  usa,

a piovaschi impetuosi,

la burrasca d’estate,

ma come fa,

di regola,

il grigio inverno,

quand’è a lungo imbronciato.


E’ quella pioggerellina,

uggiosa,

che va da mane a sera,

ma non rinfresca.


Solleva solo

polvere e  terra,

trasporta la sabbia delle dune,

sui poggioli.


L’aria sa di fieno,

di balle imballate

dai contadini,

ricoverate, 

in  capanni di legna,

per l’inverno.

Od in attesa d’ esser vendute,

da proprietà ereditate, 

e deserte di  abitanti in loco,

che erano, e non son più.

Finito il loro tempo in terra,

se ne son  volati via,

rapidi e felici,

alla città di Dio!

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