Verso la fine di maggio
VERSO LA FINE DI MAGGIO
Un’alta lussureggiante,
sponda di verdi,
quali un’ond’ anomala,
che investe un veliero,
e lo sormonta,
fra i flutti del mare,
tal appaion gli alberi.
Con una manciata di nuvolette
fatte a carrarmato
di suola d’una scarpa,
che vanno assorbendosi,
nel limpido cristallo azzurrino.
Che s’allungan,
tendendo le braccia
a sfiorar dei palazzi,
l’esterne pareti.
Al borbottar della caffettiera,
che monta
e poi scivola,
dal sbuffar nel silenzio,
fa eco
il cinguettìo,
degli uccelli assonnati.
Iniziano ad aprirsi,
or ora,
l’ultima settimana di maggio,
che sta per andar via,
in singoli boccioli od a grappoli,
i fiori,
nella possente chioma,
dell’ oleandro rosa.