3 maggio 2008
3 maggio 2008
E’ il 3.5.2008,
e mi sveglio ancora qui,
nel vecchio mondo.
C’è vento,
che sbatte la bandiera
in tutti i versi,
all’angolo della terrazza.
I rami
lo accompagnano,
alzandosi con fatica,
per il peso
dell’abbondante fogliame.
Nel cielo azzurro
striature bianche,
come quando il ferro da stiro,
strina un lenzuolo,
che allargandosi,
ne assorbono il colore.
Avanziamo,
portati dal tempo,
all’aprirsi del giorno,
all’aprirsi del domani,
che ci viene incontro.