Alle 17.30 di un sabato

 ORE 17.30 DI UN SABATO


Amo la luce rossa del sole

di novembre

che dove si posa brilla,

traslucendo

le foglie in cristalli.


In un cielo , lucidato a cera,

di crema e albicocca

che scivola a ponente,

fra liane di viola,

il grande cielo azzurro

che si fa blu,

sfumando nel violetto 

che sale dal levante. 

Dai contorni della collina

e dei palazzi nitidi

rosa antico e gialli,

dai tetti a terrazza.


Amo questa finestra,

che prima di spiegar le case,

si riempie di esili tronchi

e rami e rametti

gonfi di foglie verdi.


Amo la pianta del fico

dalla foglie aperte

come mani stese,

amo il generoso nespolo,

ed i ciuffi di parietaria

che si aggrappano ai muri.


Amo l’edera che striscia sulla terra

e si avvolge , salendo, sfacciata, ai tronchi.

Amo il mio silenzio.

A tutto posso rinunciare.

Ma non alla vita del mio silenzio.


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