GIOVEDI 22 MAGGIO 2008

 GIOVEDI 22 MAGGIO 2008

Come la sostanza,

di una melanzana

sbucciata,

quando più,

quando meno densa,

così stamane,

il cielo.

Sprimacciato

e grondante di pioggia,

si va distendendo,

nel respiro

il fogliame,

come stirato

e profumato di fresco.

Dalle gronde vicine,

e da quelle lontane,

è tutto un magnifico

intrecciarsi

di musicali cinguettii

e richiami d’amore.

Come alle tre,

non mi sarei staccata

dalla finestra,

al delizioso suono

della pioggia battente.

Quanto lontane

e dissonanti,

dall’amonia

di tali Grazie,

l’alterate, rissose

rabbiose e stonate,

povere voci umane,

che escono

dalle finestre aperte,

che salgono dalla strada

e dai cortili !


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