Martedì 6 maggio 2008

 MARTEDI  6  MAGGIO - ORA DI  CENA


Oh !  Quant’è  bella,

la  brezza,

fra  le  fronde!


Mi fa da  pane

e da  companatico

all’anima.


Che fa  appena

rabbrividire

l’edera nuova,

che dalla  radice,

tagliata,

si  riallarga,

coprendo la  terra

in  superficie.


Nella  lussureggiante

pienezza

del  fogliame,

con regalità,

lentamente,

s’ alzano,

e  morbidamente

si  riabbassano

i   rami,

come le gambe del polipo,

quando avanza,

senza fretta,

sul fondo.


E vibrano  le  foglie,

come vibra

la pelle di una  donna

alle carezze,

dell’amore.


Come vibrano le  corde

di un  violino,

traendo armonie,

sfiorate dall’archetto.


Tutto  è  Gioia!

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