Mercoledì 25 aprile 2007
MERCOLEDI 25 APRILE 2007
Quant’è bello,
ritrovarsi,
ogni mattina,
“liberi”,
fra il piumino
che hai scelto,
come l’arredo della stanza,
che hai pensato.
Quando,
fra le liste della tapparella,
filtrando in lame,
già la luce,
ti previene.
E quant’è bello,
il vegliare la notte,
ai lampioni brillanti
delle stelle,
chiudere porta ed imposte,
piano,
sull’intimità della famiglia,
riservata e pudìca.
Non ci sta,
momento del giorno
o della notte,
che io non “avverta”,
“dono”
d’autentica, profonda Bellezza,
da profondamente vivere.
Intensamente da afferrare,
intensamente trattenere,
“in quel particolare sentire”
nelle ampiezze,
talmente singolari,
ed esclusive,
quanto personali dell’anima.