MERCOLEDI 28 MAGGIO 2008

 MERCOLEDI 28 MAGGIO 2008


L’affocato sole

ha  spalmato

d’afa,

tutte le  cose,

dalle  roventi auto

al piazzale d’asfalto.


Si boccheggia,

come pesci all’amo.


Solo d’ieri

era il vento,

ed il  rimbalzar dei  tuoni,

sonori e potenti,

come la palla del bowling

quando butta giù i birilli.


Un  tuono

appresso l’altro,

scandìtì  con regolarità,

come chi conta  sul pallottoliere.

Salivano da ponente,

schiarendo 

il  contorno della  collina

d’ una gelida luce d’acciaio.


D’un grigio brillante,

metalizzato,

come gli anelli

di Saturno.


Voleva essere un temporale

di mezza  estate.


E’ stato  solo

un  forte piovasco,

prima lento, poi  fitto,

nel battere e  rimbalzare,

in  spruzzi,

come bollicine di champagne,

in una  strana  luce

con un  barlume  di  rosa.

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