Mercoledì 9 maggio 2007

 MERCOLEDI       9      MAGGIO      2007



E  non   dipende  da  me,

che  la  bellezza,

mi si  manifesti,

nel  suo  splendore.

G

Uno  scorcio  di  tetti,

fra  le  case.


Gli  uccellini,

che  cantano  sottovoce,

per  non  disturbare,

avanti il  giorno.


Della  campana,

l’eco  dei  battiti,

dalla  Chiesa

di un  convento.


Sulla  spianata

di una  corte,

un  grande  leccio,

piantato

da  S.Francesco.


L’umile  erba,

ai  lati  dell’asfalto,

imbrillantati  di  brina,

ai  primi  raggi.


Una  celletta  spoglia  ed  austera.


Un  balconcino  aperto,

all’azzurro,

sui  profumi  degli  orti.


Un pozzo  rotondo,

al  centro  di un  chiostro,

rallegrato  di  rose e  gerani.


Un  tralcio  di  glicine,

su un  cancello.

L’acqua  fresca  e  chiara,

della  sorgente.


Le  rocce  rosa,

luminose  di  sole,

delle  Dolomiti.


L’odore  della  pioggia,

nella  pineta.


La  fragranza  del  pane,

appena  sfornato.


Seguire  il  volo,

gentile,

di  due  tortorelle,

innamorate.


E  non  dipende  da  me,

la  bellezza sconvolgente,

di un  mare  in tempesta.


Né  di  spalancare,

la  luce  al  giorno,

o  la   struggente  tenerezza,

dei  Vespri,

quando  scende  la  sera.


E  non  dipende  da  me,

l’atmosfera

dei  monsoni,

per  le  grandi  piogge,

né il  fascino   sottile,

delle  foreste  pluviali.

Né  che il  sole,

spacchi  le  pietre,

né  che  silente,

scenda  leggera  la  neve.


Nemmeno  lo  spettacolo

della  lava incandescente

e  dei  lapilli,

come  fuochi  d’artificio,

da una  bocca  del  vulcano.

Non  dipende  da  me,

il  maturar

dei  frutti  sulle  piante,

né i  piselli arrampicarsi,

lungo  le  canne.


Né il  formarsi

delle  patate  e  delle  carote,

dentro  la  terra.

Post popolari in questo blog