Una giornata azzurra
Oggi,
è una giornata
“azzurra”.
La chiamo “azzurra”,
quando è il colore
predominante,
fra i colori,
quello che dà il “tono”,
al giorno.
Nella luce,
limpida,
che diffonde
un cielo,
assolutamente sereno,
senza punte di viola.
Che sbianca,
più chiaro,
all’orizzonte,
dalla parte del mare.
Con due piccolissimi ,
tratti rosati,
come mina colorata
di matita sul lenzuolo.
Giugno,
ha appeso l’ombrello,
e l’impermeabile,
grigio scuro,
insieme alla sciarpa
di seta ed al cappello.
In maniche di camicia,
stanotte,
ha dato una lucidata
ai gerani,
che ora splendono
come brillante,
ceralacca cinese.
Ha soffiato,
dentro le grandi palle verdi
delle ortensie,
facendone arrossire
le gote di un tenero rosa,
adolescente,
ai raggi del mattino.
Quieto sta,
il fitto fogliame,
con le sue corte e grasse
spighette giallo pallido,
sotto le foglie,
come guglie di una cattedrale
di fronde e pinnacoli.
Eppur stremato,
dal battagliar
col vento,
sotto la pioggia,
dei temporali.
Appena,
un rondinotto
passa a scheggia,
solo sventola,
il verde dell’alloro.
Va,
per salir a sfrecciar
sulla strada,
all’altezza
della portafinestra,
al quinto piano.
Arriva,
dalle pareti sottili,
il pianto
di un bambino,
come un pigolìo,
prima che la mamma,
lo alzi in braccio.
Una tortorella,
svolazza al tetto.
E’ la “vita bella”,
che si sveglia,
a scrivere la pagina,
che si è aperta,
ancora una volta
“dono”,
di un giorno tutto nuovo,
da vivere,
per l’umanità dell’uomo.una giornata azzurra